ANSIA

A chi non è capitato di provare ansia!? L’ansia è una specie di campanello d’allarme che ci avverte di un pericolo o di un evento importante che sta per succedere. È normale e utile prima di una prova importante, come un esame o un colloquio lavorativo,  perché ci prepara a essere più vigili per affrontare la situazione.


Come identificare i sintomi dell’ansia?

I più frequenti sono: aumento del battito cardiaco, respirazione veloce o affannosa, vertigini, senso di nodo alla gola, contrazioni muscolari a livello del collo e della schiena, dolore toracico, aumento della sudorazione, sensazione di nausea.


Quando l’ansia diventa patologica?

Quando ci sia accorge che l’ansia è presente ogni giorno e diventa difficile per noi svolgere attività che prima non ci creavano nessun problema, come dormire da soli, prendere un aereo, guidare un veicolo o andare in posti affollati. Se non si affronta il problema, generalmente l’ansia si allarga e, poco a poco, invade la nostra vita. Se all’inizio ci rende difficile guidare da soli in autostrada, poi potrebbe portarci a rinunciare del tutto alla guida.


Come si può affrontare l’ansia?

Il primo passo è riconoscerla. Molti di noi reagiscono all’ansia pensando di avere un problema di salute importante: “Mi batte il cuore così forte e non riesco a respirare, potrebbe trattarsi di un problema serio”. Questo pensiero aumenta l’ansia, come un cane che si morde la coda, mentre se riusciamo a riconoscere che quelli che sentiamo sono i sintomi dell’ansia possiamo controllare meglio la situazione.


L’aiuto di un professionista può essere molto utile e efficace per risolvere il problema. La psicoterapia offre due importanti strade da percorrere: acquisire gli strumenti necessari per gestire l’ansia (imparando tecniche di rilassamento e di concentrazione sulla respirazione) e andare alle radici dell’ansia per capire da cosa sia provocata.

Imparare a gestire gli attacchi di ansia è un percorso individuale che, con il supporto del terapeuta, ci porta a costruire una “cassetta degli attrezzi” da usare per stare meglio e per calmarci nei momenti di difficoltà. Allo stesso tempo però è necessario iniziare un viaggio di auto-conoscenza per comprendere quali siano le cause profonde del disturbo. Spesso sentiamo di avere una matassa di fili aggrovigliati dentro di noi, che ci causa confusione e sofferenza, si tratta allora, piano piano, di arrotolare i singoli fili delle differenti matasse per mettere ordine e fare chiarezza. Possiamo prenderci il tempo per rivedere cosa ci è successo nella vita, capire se ci sono delle “ferite interne” che non abbiamo curato, oppure parti di noi che abbiamo dimenticato. Questo lavoro di introspezione ci permette di curare le radici dell’ansia e di trovare un nuovo stato di serenità e sicurezza.

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ALESSANDRA SANDRINI

PSICOLOGA PSICOTERAPEUTA

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