AUTOSTIMA

Come posso capire se ho un problema di autostima?


Si dice che l’autostima nasce nel momento in cui il bambino inizia a riconoscersi allo specchio e ciò avviene intorno ai due anni di età. Questo è il momento in cui costruiamo la prima rappresentazione di ciò che siamo, dando forma alla relazione più importante della nostra vita: quella con noi stessi.

Purtroppo difficilmente ci viene insegnato a costruire un rapporto sano con noi stessi basato sulla fiducia e sulla stima.


Ma come si forma l’autostima? Di che materiale è fatta?


L’autostima è fatta di esperienze. Da bambini, la fiducia e la sicurezza in noi stessi è molto legata al rapporto con le persone che si prendono cura di noi, come i genitori, i familiari, le figure educative o i caregiver. Se i nostri genitori ci fanno capire che siamo importanti, che siamo bravi, che siamo degni di amore, allora è facile che noi stessi ci diremo che siamo bravi e degni di amore. Queste esperienze positive diventano i mattoni con cui costruiamo la nostra autostima. Se invece le figure che si prendono cura di noi ci comunicano che non andiamo bene, che siamo inadeguati o cattivi, allora facilmente impareremo a credere che siamo davvero così e forse continueremo a dirci le stesse cose nel corso degli anni. Anche altre esperienze vissute da ragazzi o da adulti possono interferire nella relazione che manteniamo con noi stessi portandoci a perdere fiducia, come ingiustizie vissute a scuola, situazioni di bullismo, esperienze negative in ambito lavorativo o affettivo.


Che cosa si può fare?


Il primo passo è capire che cosa pensiamo di noi stessi, ascoltare come ci giudichiamo, perché a volte lo facciamo in modo automatico, senza rendercene conto. Il secondo passo è  capire perché e quando ci giudichiamo negativamente o pensiamo di non valere in una o più aree della nostra vita. Questa consapevolezza ci aiuta poi a diventare responsabili rispetto a quello che ci diciamo perché sì, è possibile cambiare il modo in cui ci vediamo e ci trattiamo. Questo percorso prevede un tempo dedicato alla comprensione di quello che ci ha portato a scrivere delle cose negative dentro di noi, per poi iniziare ad allenarci a scrivere altro.

Farsi accompagnare e sostenere da un professionista durante questo percorso può essere molto utile. Uno psicoterapeuta che ha  percorso per sé stesso questo processo, può guidare un’altra persona a fare lo stesso.

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ALESSANDRA SANDRINI

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